Recensione I (Nuclear Blast - 2006) |
Scritto da Stefano
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Domenica 27 Agosto 2017 08:49 |
Volevo parlare dei Mgła, ma ho deciso di spostarli fra qualche giorno e sparlare di un disco che, chissà per quale motivo, salta fuori nel mio iTunes: il disco è l’omonimo degli I di sua granchiosità Abbath. Perché il chitarrista norvegese, fra una birra e l’altra, si diverte anche a cazzeggiare alla grande. Gli I sono proprio questo, cazzeggio puro. Sì, ci sono stati i Bömbers, ma là dentro Abbath si è limitato a rendere omaggio ai Motörhead; negli I il frontman fa finta di stropicciare un po’ il sound più acchiappone degli Immortal (non c’è, fidatevi), ci spruzza dentro tanta epicità & heavy metal e un po’ il fritto misto del sound nordico (grazie anche alle lyrics di Demonaz Occulta) e tira fuori otto tracce che non rivoluzionano la storia della musica, ma che una quarantina di minuti te li fa passare. E, vi dirò, sono quasi propenso a preferire questo prodotto Nuclear Blast (il tocco si sente dannazione) anche al disco di Demonaz (March Of The Norse del 2011) che, per motivi a me sconosciuti, mi intriga per i primi minuti e poi decade velocemente preferendogli l’ignoranza alcolica di questo progetto del 2006. E questo è quanto di meglio si possa chiedere ad un disco uscito per puro divertimento. Se proprio devo scegliere, mi prendo questo I piuttosto del disco solista di Abbath dell’anno scorso. Vuoi la mancanza di Demonaz alle lyrics, vuoi che aveva un paio di canzoni decenti e poi c’era un vuoto totale, vuoi che probabilmente era una prova giusto per vedere la reazione dei fan e vendere il suo merchandising inguardabile (e, allo stesso tempo, stupendo nella sua ignoranza da alcolista perso), ma ABBATH – il disco – è inferiore a I.
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