Chaosphere - Hypnophobia (Autoprodotto 2006)
Sara, la vocalist di questo quintetto di nome Chaosphere, è sicuramente il punto in più di questa formazione. Le sue linee vocali, che spaziano da clean vocals (bella voce, responsabile di tracce molto intense) alle screaming vocals (che in qualche parte sanno di black e in altre arrivano a ricordare Stanne dei Dark Tranquillity) fino ad arrivare a catartici growls. Gli altri del gruppo preparano la base su cui Alessia può imperversare, i riferimenti primari sono sicuramente lo swedish death ma non vengono disdegnate neanche delle incursioni in ambiti gothic, la cui commistione garantisce assalto sonoro ma anche aperture sinfoniche e un certo decadentismo musicale. Le tastiere forniscono il tocco "ambientale", giocando tutto su toni lugubri e molto evocativi. Ma, forse, possiamo anche andare a cercare qualche riferimento nella scuola black sinfonica nordica, con passaggi velenosi alleggeriti proprio dalle partiture delle tastiere. Questi molteplici riferimenti donano al disco una corposità non presente in molte altre uscite, ma non aiutano a focalizzare un discorso iniziato con grande stile, ma, ovviamente, ancora leggermente acerbo e pronto ad ulteriori modifiche e raffinazioni. Punto di sicura forza è il fatto che questo Cd non annoia, cosa che succede spesso anche in produzioni più "costose" e pompate. Le modifiche da apportare ci sono, qualche struttura potrebbe essere evoluta meglio, diventando più incisiva e potente (se non in termini strettamente di livello sonoro, ma proprio di ambientazione) e qualche parte strumentale da migliorare (si vedano, per esempio, alcuni assoli sono da rivedere, non sviluppandosi in maniera soddisfacente). Queste annotazioni, però, sono da prendere alla luce del fatto che è il primo disco di questo gruppo italiano, la prima prova sulla lunga distanza e,perciò, inevitabilmente condizionata da inesperienza e una voglia di mettere molta carne sul fuoco. Un buon disco questo Hypnophobia, capace di tenerti col fiato sospeso (soprattutto per le evoluzioni vocali della bravissima ed espressiva Sara) e degno di essere ricordato come il primo disco di un gruppo con delle potenzialità veramente notevoli. Basterà solo lavorarci su con tutta la passione e l'impegno che li hanno portati ad esprimersi in questo primo disco. Questa potrebbe diventare la risposta a chi pretende che tutti i gruppi (fronteggiati da una ragazza) provenienti dalla penisola italica siano dei cloni dei Lacuna Coil e perciò debbano proporre un gothic-metal (di più o meno facile consumo). La nostra penisola può proporre anche queste realtà, è bene tenerne conto. P.S: Il gruppo presenta, in più, una cover album veramente ben fatta... in perfetta linea con la musica del Cd e fatta con gusto.
GIUDIZIO:
Buon lavoro questo dei Chaosphere. Un'opportunità va data anche a questo gruppo italiano, che ha cercato di farsi strada in modo, per lo meno, diverso dall'attuale clichè delle band con front-woman.
6,5/10
Web: Sito ufficiale: www.chaosphere.it
Lineup: Diego Sokota (chitarra) Nicola Scalamera (basso) Roberto Palusa (batteria) Eleonora Biondi (tastierista) Alessia Agnoletto (voce pulita)
Tracklist: 1st Metamorphosis
1. Intro 2. Bitter Suite for a dead man (Blood) 3. Obsession (Black Bile) 4. Angel of Grace (Bile) 5. Spyridion's Fall (Phlegm)
2nd Metamorphosis
6. Intro 7. Walking Down the Graveyard (Death) 8. Altar of Chlorine (Ruin) 9. Hypnophobia (Youth) 10. Vortex of Sacrifice (Rebirth)
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