Cradle Of Filth - Nymphetamine (Roadrunner Records 2004)
E' sempre molto difficile parlare di questa band, o dei suoi lavori, ma come al solito anoi le sfide piacciono, vero? Beh....prima di tutto bisogna subito fare una premessa, chiarendo che assolutamente con Nymphetamine la discussione sul fatto che siano o meno un gruppo black è chiusa. No! Di black sono rimaste solo certe atmosfere, ma decisamente il tutto si è trasferito nel death! Anche il sinfonismo che ci aveva accompagnato lungo tutto Damnation And a Day sono ridotti all'osso, anche se in "English Fire" ad esempio ci sono degli archi fantastici e dei cori ottimi, che poi comunque compaiono quà e la, English Fire che oltretutto suona come un addio-tributo per lo scomparso prematuramente Quorton! Di ascolto sicuramente più diretto rispetto al predecessore, questo disco ha come filo conduttore l'attrazione chimica che le donne creano nell'uomo, e di li anche il titolo che richiama si le ninfe ma anche le anfetamine..... Oltretutto l'artwork ci indurrebbe a seguire la dolce dama, ma il prezzo da pagare è un bel muro di fuoco......io avrei un'idea su come spegnerlo, ma questo è 'n altro discorso. Come suoni è sicuramente volutamente più grezzo di DAAD, che tra l'altro rasentava la perfezione e quindi era quasi una scelta obbligata. I riffing sono tutti estremamente rocciosi ( vedi finale di "Mother Of Abominations") e quelli monocorde sono anche molto di stampo Bjiorleriano ("Coffin Folder"). Le supercavalcatozze tipiche dei COF si sentono soprattutto in "Swansong For A Raven" e "Medusa and Hemlock". Il disco, dopo un breve intro di riscaldamento, parte a cannone con la opening "Gilded Cunt", tiratissima fino alla fine. Molto più cadenzata invece è "Nemesis", anche se nel finale ci sono attimi di follia headbangeriana sul riaprirsi di ritmi leggermente più serrati, che precede l' eccezionale "Gabrielle" dove Dani ci sfoggi le sue enormi doti. Cazzo....vorrei proprio sapere come fa a cantare determinate parole metà in growl, metà in screm e la restante terza metà con quei sibili che solo lui sa produrre. Uno dei momenti più commerciali del disco è "Nymphetamine Overdose/Fix", ma anche una delle composizioni meglio riuscite; infatti il duetto con l'ex singer dei Teather Of Tragedy Liv Kristine è di incredibile concepimento, fattura e risultato ed il contrasto tra le due voci è semplicemente perfetto! Due tra i miei episodi preferiti sono "English Fire" e "Swansong For A Raven" per la loro dinamicità e per degli inizi abbastanza originali. Il disco va poi a chiudersi con "Mother of Abominations" chè è forse la canzone più di vecchio stampo a mio avviso.....booohh...magari mi sbaglio eh..... In fine c'è la versione fix della titletrack, e questa è forse l'unica cinquina di minuti che mi sarei risparmiato. Non un disco sperimentale, Dani & CO. mi avevano abituato decisamente ad osare maggiormente anche musicalmente, non solo come attitudine. Va da se che comunque è un superdisco, al di la delle classificazioni, il genio compositivo non ha genere ne attitudine.
8+/10
website: www.cradleoffilth.com
Lineup: Dani - Vocals Paul A - Guitar James Mcilroy - Guitar Dave Pybus - bass Martin - keyboard Adrian - drums Sarah - Backing Vocals
Tracklist: 1. Satyriasis 2. Gilded Cunt 3. Nemesis 4. Gabrielle 5. Absinthe with Faust 6. Nymphetamine (Overdose) 7. Painting Flowers White Never Suited My Palette 8. Medusa and Hemlock 9. Coffin Fodder 10. English Fire 11. Filthy Little Secret 12. Swansong For A Raven 13. Mother of Abominations 14. Nymphetamine (fix)
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