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Recensione Darksuns - Existence
Scritto da Dile   
Mercoledì 18 Agosto 2010 09:07

Darksuns - Existence (Profecy Records 2005)

Ci sono band che rimangono statiche per anni,ci sono band che lasciano trascorrere del tempo per poi ritornare trasformate,evolute;completamente diverse da come erano.Per fortuna che esistono band come i Dark Suns.Abbiamo dovuto aspettare ben tre anni per poterli riascoltare ma i cinque “soli tenebrosi” sono di nuovo giunti a noi con un album vicino al capolavoro;un album che entrerà nella mia personale top ten di fine anno. “Existence “ spazza via “Swanlike” ,si dimostra più maturo e delicato e altamente progressivo.Perché è questa la strada che hanno deciso di percorrere i “Dark Suns”,una via fatta di malinconia,di parti strumentali incredibili e di una complessità che richiede all’ascoltatore una certa attenzione per poter scoprire tutti i diversi strati che percorrono questa opus musicale.Il viaggio malinconico inizia con l’intro “Zero” dove una pioggia battente fa da sottofondo ad una spoken voice malinconica che ha il compito di iniziarci al triste concept esistenziale creato dalla band.Dopo poco ha inizio “A Slumbering Portrait” una sorta di ponte tra i vecchi “Dark Suns” e quelli nuovi.Le atmosfere alla My dying bride tanto care agli esordi vengono riportate in auge sino alla seconda metà della canzone che ci fa presagire il mutamento maturato in questi tre anni che poi sfocia in “The Euphoric Sense” vera e propria canzone simbolo della nuova identità della band.Ricca di pathos,atmosfera e parti tipicamente prog. Prog di quello intenso e di classe cristallina.Poi arriva “Her and the Element” con un intro che ti lascia spiazzato,tutto sembra perfetto con quell’incedere alla Pain of Salvation con qualche richiamo agli Opeth più progressivi.Poi arriva “Daydream” e ci lascia un attimo di respiro con qualche parte di piano così sognante e intesa.Ed è questa l’aria che si respira in “Anemone” che ricorda sempre i “PoS”ma in chiave più melodica e straziante.”You,a Phantom Still” è un'altra canzone incredibile che ci avvolge per poi non lasciarci più,la frase “Will you ever see this blood of children sticking in your mud?”vi si appicicherà in testa in modo indelebile.Dopo tanto pathos arriva “Gently Bleeding” che inizia in modo allegrotto per poi sfociare in una violenza degna degli esordi che mi ha tanto ricordato qualcosa degli Anathema dei tempi;del resto è una delle influenze sempre esplicitate dei nostri tedeschi.Poi ritornano le atmosfere più tipicamente dilatate in “Abiding Space” che introduce le ultime due canzoni “Patterns of Oblivion” e “One Endless Childish Day”.Ed ecco probabilmente il neo del disco.Le due canzoni sembrano troppo lunghe (entrambe durano dieci minuti) e in certe parti si sente un po’ di noia.Soprattutto nella song di chiusura che ricorda molto il modo di chiudere i dischi dei Pain of Salvation ovvero un pout-pourri di tutto l’album racchiuso in una canzone epica e densa di emozioni.Tutte le emozioni che hanno accompagnato l’ascoltare nei 77.57 minuti di disco.Insomma a parte questo piccolo e insignificante neo ci troviamo davanti ad un disco incredibile che eleva al massimo la personalità dei “Dark Suns” dove atmosfere alla Anathema,parti progressive alla Opeth e alla Pain of Salvation si scontrano e incontrano, il tutto rivisto sotto la sensibilità di cinque musicisti che in futuro daranno molto se questi sono i risultati dopo solo due dischi.”Existence” è un concept album(la divisione in tre parti e il booklet ricordano molto i Pain of Salvation)ma vi lascio la sorpresa di leggerlo e interpretarlo a vostro modo visto che lascia diverse porte aperte.Spero di vederli presto in qualche concerto(che sarà sicuramente con i Pain of Salvation visto che sono diventati i loro mentori)per constatare se riescono a trascinarmi come su disco.Concludo con una frase che è emblematica per capire la qualità dell’opera! ”Existence” è quello che doveva essere “be” dei Pain of Salvation, ma purtroppo(anche no!) i discepoli hanno surclassato i maestri!

9/10

Web: www.darksuns.de

Lineup:
Maik Knappe-Guitars
Christoph Bormann-Bass Guitar
Niko Knappe-Vocals,Drums
Torsten Wenzel-Guitars
Thomas Bremer-Keyboards

Tracklist:

1.Zero
2.A Slumbering Portrait
3.The Euphoric Sense
4.Her and the Element
5.DayDream
6.Anemone
7.You,a Phantom Still
8.Gently Bleeding
9.Abiding Space
10.Patterns of Oblivion
11.One Endless Childish day

DarkSuns_Existence