Dissection - Reinkaos ( Black Horizon 2008)
E’ terribilmente difficile parlare di questo disco dopo i fatti degli scorsi giorni. Per quelli che sono appena usciti da una cella di isolamento, ricordiamo che Jon Nodtveidt ha deciso di terminare la sua vita con un colpo di pistola alla testa. Le ragioni del suo gesto sembrano legate alla sua filosofia di vita satanista, ma se vi siano motivi più personali non è dato saperlo. Certo, una cosa la possiamo dire: il disco che mi appresto a recensire è stato stroncato in modo unanime in tutto l’ambiente metal. E di sicuro non è il caso di indorare la pillola in maniera ipocrita per un presunto “rispetto per il defunto”: qui parliamo di musica, e la musica su questo dischetto è indubbiamente deludente. Abbandonato quel geniale mix di marciume black metal e melodia svedese, la rinata band (oddio, parola grossa: meglio dire Nodtveidt con tre stipendiati) opta per il solo secondo ingrediente; e rispunta per l’ennesima volta il fantasma degli In Flames (prima ancora che i Dark Tranquillity). Siamo infatti dalle parti di Whoracle, ma se questo ci potrebbe anche stare per una band di pischelli alle prime armi, di certo lascia un bel po’ di perplessità nel caso di un gruppo che aveva preso proprio quel suono e l’aveva superato, stravolto, proposto sotto una nuova luce circa una decina di anni fa. Reinkaos non è, intendiamoci, un disco penoso o disgustoso: è semplicemente la prova incontestabile della mancanza di direzione di una band, e della mancanza di ispirazione di uomo, che in passato può pure aver composto (ricordiamolo, insieme a Johan Norman) uno dei capolavori indiscussi del black, ma che dopo dieci anni di carcere non aveva più niente da dire al mondo, musicalmente parlando per carità. In questa opera tutto suona caruccio, piacevole, rassicurante e quindi, trattandosi dei Dissection, incredibilmente piatto e anonimo. E se, alla fine dei conti, il debole singolo Maha Kali risulta uno dei brani migliori, davvero c’è qualcosa che non va. Ecco qua: ecco il testamento artistico di Jon Nodtveidt, che tale sarebbe stato anche se non avesse deciso di raggiungere Lucifero, perché i Dissection li aveva già sciolti. Se siete curiosi, scaricate questo disco, ma ne sconsiglio caldamente l’acquisto. Piuttosto procuratevi le ristampe in vinile di The Somberlain e di Storm Of The Light’s Bane: così facendo, onorerete comunque Jon, ma anche le vostre orecchie e le vostre tasche.
5,5/10
Web: www.dissection.nu
Lineup: Jon Nodtveidt – voce, chitarra Set Teitan – chitarra Tomas Asklund - batteria
Tracklist: 1. Nexion 218 2. Beyond The Horizon 3. Starless Aeon 4. Black Dragon 5. Dark Mother Divine 6. Xeper-I-Set 7. Chaosophia 8. God Of Forbidden Light 9. Reinkaos 10. Internal Fire 11. Maha Kali
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