Recensione Edguy - Tinnitus Sanctus |
Scritto da Reaper
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Martedì 28 Settembre 2010 12:56 |
Edguy - Tinnitus Sanctus ( Nuclear Blast 2008)
Il cambiamento è sempre un’arma a doppio taglio, può aumentare la tua gloria o affossarti per sempre, ma per Tobias Sammet e compagni il gioco è valso la candela visto il risultato. Come già si era intuito dal precedente “Rocket ride” la strada della band tedesca porta sempre più lontano dal power metal che li ha fatti conoscere,andando invece ad abbracciare un suono a metà strada dal metal classico e l’hard rock. Una cosa legata al passato è rimasta ovvero la capacità di comporre ritornelli killer,quelli accattivanti e che ti entrano in testa per capirci, come dimostra l’opener (e primo singolo) “Ministry of saints” col suo rock a tutto gas in antitesi alla successiva “Sex Fire Religion”, mid-tempo dalle tinte cupe. Tutto il disco vive sull’alternanza tra i pezzi più veloci (“The pride of creations”, ”Wake up dreaming black”, “9-2-9”, “Dead or rock”) e brani di diversa fattura (“Nine lives” ricca di cambi di tempo”, “Dragonfly” ad alto tasso epico specie nei cori, “Thorn without a rose” che come si evince dal titolo è una ballad, “Speedhoven” altro brano dai cori epici e sonorità in continuo cambio tra lente e veloci). Storia a se fa la bonus track “Aren’t you a little pervert too” dove si divertono ad eseguire un country rock di vecchio stampo. L’impressione è che si siano divertiti a suonare ciò che più volevano e questa è una delle condizioni principali per realizzare un buon lavoro. Basta approcciarsi all’ascolto senza pensare a quello che è il loro passato e se ne potrà godere appieno vista l’ottima qualità delle canzoni e la mancanza di momenti morti.
7,5/10
Web: Sito ufficiale: www.edguy.net
Lineup: Tobias Sammet – voce Jens Ludwig – chitarra Dirk Sauer – chitarra Tobias Exxel – basso Felix Bohnke – batteria
Tracklist: 1. Ministry of saints 2. Sex fire religion 3. The pride of creation 4. Nine lives 5. Wake up dreaming black 6. Dragonfly 7. Thorn without a rose 8. 9-2-9 9. Speedhoven 10. Dead or rock 11. Aren’t you a little pervert too
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