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Recensione Eldritch - Blackenday
Scritto da Reaper   
Martedì 28 Settembre 2010 13:06

Eldritch - Blackenday ( LMP - 2007)

 

Eldritch-Blackenday

Oggigiorno si può incanalare la band livornese in un determinato genere ? Io sinceramente credo di no e ne ho parlato anche con Terence Holler durante l’intervista,di prossima pubblicazione,anche se la cosa certa è che si sono allontanati dal power-prog degli inizi.
A solo un anno dal buonissimo “Neighbourhell” non pensavo potessero superarsi e invece con mia somma sorpresa mi trovo davanti il miglior disco che abbia sentito in questi mesi di 2007.
Lavoro difficile da descrivere in quanto non si possono trasmettere le emozioni che si provano con determinati cd…beh a me è capitato appunto con questo tanto che dopo un mese che lo ascolto quotidianamente non ho ancora trovato le parole giuste tanto che mi potrebbe bastare dire di inserirlo nel lettore e lasciarsi trasportare dalle note.
Potenza e melodia si fondono a meraviglia tra tracce più energiche e tirate (Silent flame,The deep sleep,Why,Black rain,Frozen,The fire),tracce più orientate al rock (The blackened day,Rumors,The child that never smiles,Shallow water flood) e ballate intense(Broken road,Never dawn) lasciando un senso di angoscia per quasi tutto l’ascolto dovuto all’atmosfera “dark” che permea la musica e domina i testi (e già dal titolo dell’album si può capire).
Sonorità più attuali,rock duro e sfuriate al confine col thrash sorrette da una tecnica strumentale di ottimo livello fanno parte del bagaglio sonoro su cui si staglia la voce di Terence evocativa e capace di trasmettere le emozioni racchiuse in ogni canzone (un esempio su tutti nella ballad “Broken road” capace di commuovere).
Non una canzone stancante o di troppo o senza senso,un lavoro molto a fuoco e che può rasentare la perfezione,capace di entrarti in testa dalla prima volta e che si può mandare in loop continuo.
Un altro punto a loro favore è l’ottima produzione che gode di un suono pulito,ricco e potente che non sfigura davanti a quello di band più blasonate.
Insomma un disco capace di competere e,perché no ?,superare molte opere di band straniere molto più considerate proprio in quanto estere…spero che anche grazie agli Eldritch (che hanno pure fatto tour negli States) gli italiani possano aprire gli occhi e vedere o meglio sentire che anche nel nostro paese c’è ottima musica di prima categoria.Nota: so che questa recensione può sembrare da fan o “leccaculistica” ma assicuro che non era questo il mio intento…sono semplicemente stato investito da questo disco,conquistato dal primo ascolto e ad ogni successivo mi è entrato dentro sempre più quindi mi son semplicemente fatto guidare da quelle che sono le mie emozioni (parola che ho usato spesso ma di questo si tratta).

9/10

Web:
Sito ufficiale: www.eldritchweb.com

Lineup:
Terence Holler – voce
Eugene Simone – chitarra
Rob Proietti – chitarra
John Crystal – basso
Dave Simeone – batteria

Tracklist:
1)Silent flame
2)The deep sleep
3)The blackened day
4)Why
5)
Black rain
6)Broken road
7)Rumors
8)Frozen
9)The child that never smiles
10)The fire
11)Shallow water flood
12)Never dawn