Recensione Enslaved - ISA |
Scritto da Ezio |
Martedì 28 Settembre 2010 13:42 |
Enslaved - ISA ( Tabu recordings/Audioglobe 2004 )
Nuovo capitolo dei vichinghi norvegesi, nuovo capolavoro. La ricerca musicale non si arresta rispetto al precedente "Below the lights", e anzi si spinge sempre più avanti sulla via della psichedelia e di un certo suono progressivo. Non per questo vengono dimenticate le origini, che emergono chiare e prepotenti nella prima traccia dopo l'intro, "Lunar force", nella voce aspra e tagliente, nella struttura dei riff gelidi e zanzarosi... questo secondo me è il pregio maggiore di questo gruppo e in particolare di questo disco, l'aver saputo coniugare in maniera tanto efficace sperimentazione e radici, senza sacrificare nessuno dei due componenti ma anzi riuscendo ad arricchire entrambi nell'unione. Questo per dire che "Isa" è un disco profondamente nordico, profondamente Enslaved, e questo non solo nei titoli e nei testi, che richiamano i temi vichinghi trademark del gruppo, ma soprattutto nella musica, ispirata e atmosferica - psichedelica, diciamolo - come poche in certi momenti quanto aggressiva e affilata in altri, richiamando alla mente la quiete e i silenzi del grande Nord come la ferocia delle orde vichinghe in battaglia. Non mancano contaminazioni thrash (qualcuno ha detto Voivod?) e l'assolo della lunga traccia finale, "Neogenesis", grida Pink Floyd da più parti. La ricchezza dei particolari è tutta da scoprire, gli arrangiamenti delle tastiere, gli intrecci delle chitarre e l'uso della voce pulita, tutto questo contribuisce a farne un disco capolavoro. Da avere senza remore. 9/10
Web: www.enslaved.no Tracklist: Lineup: |