Recensione Evoken - A Caress Of the Void |
Scritto da Reaper
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Martedì 28 Settembre 2010 14:00 |
Evoken - A Caress Of the Void ( I Hate Records 2007)
Continua la serie positiva degli Evoken,due anni dopo “Antithesis of light” anche questo quarto album conferma l’ottima qualità della proposta degli statunitensi. Certo l’ascolto si presta con difficoltà visto che hanno reso il loro funeral-doom ancora più lento e opprimente,ma per chi ama certe sonorità c’è pane per i propri denti (o note per le proprie orecchie a essere più precisi). Come da loro tradizione le canzoni sono 7,stesso numero dei precedenti tre dischi,per oltre un’ora di musica. Pesantezza è la parola d’ordine,non potrebbe essere altrimenti,anche quando si crea atmosfera con gli arpeggi (come nella strumentale “mare erythraeum”) o con le tastiere,tanto da avere la sensazione di venire trascinati nelle profondità della terra senza possibilità di risalita. Contribuisce molto a questa resa il cantato cavernoso di John Paradiso ma che dimostra di saper essere inquietante anche nella parti pulite parlate (“Astray in eternal night”). Obiettivamente non siamo ai livelli di “Quietus” che rimane il loro miglior lavoro,ma ogni uscita fa storia a sé e questa storia vale la pena di essere sentita.
7/10
Web: www.myspace.com/evoken
Lineup: John Paradiso – voce,chitarra,tastiere Nick Orlando – chitarra,tastiere Craig Pillard – basso,tastiere Vince Verkay – batteria
Tracklist: 1. A caress of the void 2. Mare erythraeum 3. Of purest absolution 4. Astray in eternal night 5. Descend the lifeless womb 6. Suffer a martyr’s trial (Procession at dusk) 7. Orogeny
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