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Recensione Danzig - Deth Red Sabaoth
Scritto da Stefano   
Lunedì 15 Novembre 2010 10:02

Danzig - Deth Red Sabaoth (Evillive/The End Records -2010)


Danzig-DethRedSabaothSei anni dall'ultima prova in studio, ma sembra siano passati decenni, da quando, per la precisione, il mascelluto Danzig aveva dato alle stampe i suoi primi tre dischi solisti. Inizio forte? Bene. Il prodotto che avete (o avrete) fra le mani è un disco che riporta i Danzig nel limaccioso solco del metal oscuro e venato di quella componente blues/country e dal feeling espressamente seventies. Fra episodi in cui i Sabbath sorridono orgogliosi (Black Candy, Night Star Hel, Ju Ju Bone o la conclusiva Left Hand Rise Above), non mancano gli assoli e il riffing caldo e compatto del buon Victor, che regala quel feeling anni 70 steroidato al nuovo millennio al plattern (The Revengeful), o invidiabili atmosfere desertiche e/o sciamaniche (l'arpeggio di On a Wicked Night o Pyre of Souls: Incanticle). Il baritono di Danzig è meno Morrison-iano del solito e permea in maniera importante le compisizioni già a partire dall'arrembante Hammer of The Gods e ci sembra di essere tornati indietro, con le dovute attenzioni del caso, ai tempi di Long Way Back From Hell o Dirty Black Summer. Ed è un piacere.
E buon Deth Red Sabaoth anche a voi.

VOTO: 7,5/10

website: www.danzig-verotik.com

Lineup:
Glenn Danzig - voce, basso, chitarra, piano e batteria (su Black Candy)
Tommy Victor - chitarra, basso
Johnny Kelly - batteria

 

Tracklist:
Hammer of The Gods
The Revengeful
Rebel Spirit
Black Candy
On a Wicked Night
Deth Red Moon
Ju Ju Bone
Night Star Hel
Pyre of Souls: Incanticle
Pyre of Souls: Season of Pain
Left Hand Rise Above

Ultimo aggiornamento Lunedì 15 Novembre 2010 19:50