Wolfshade - When Above… (Wraith Productions - 2010)
Prima di cominciare a parlare del progetto Wolfshade, vorrei fare una introduzione che dovrebbe servire sia da cappello, sia da concetto semplificatore per tutto il resto della recensione. Già in altre review, mi era capitato di scrivere di come un certo tipo di black metal, proveniente dalla Francia, avesse non solo riscontrato i miei larghissimi consensi, ma bensì anche ridimensionato il modo di pensare e di eseguire il black. Qualcuno potrebbe giustamente dire che si tratta di influenze che spaziano dal doom al funeral, all’atmospheric; nulla di nuovo sotto il sole dunque, ebbene, io credo che sia davvero di più. Una presenza costante ed opprimente di pianoforti che sembrano sorgere dalle nebbie create dai fruscii, chitarre che rantolano, seguendo i biascichi della voce, ora drammatica, cadenzata, studiata in modo teatrale, ed ora marcita in uno screaming dolente e depressive. Essenzialmente l’idea di partenza di “When Above” sembra essere proprio questa. Un black che di nero ha solo le atmosfere cupe in cui ci guida. Nonostante l’introduzione, e l’incipit iniziale, il percorso che Kadhaas – one-man del progetto Wolfshade – sceglie per il suo terzo lavoro, si discosta sensibilmente dal nascente stereotipo che qualche linea più in su, vi ho esposto. La sua scelta stilistica si fa carico di arginare “le nebbie” così da offrire maggiore spazio all’irruenza (mai brutale o estrema) degli strumenti, lasciando tacere qua e là le tastiere, che in verità non la fanno mai davvero da padrone. L’uso della voce pare essere abbastanza variegato, si passa dallo screaming (in alcuni punti, più che di sofferenza poetica, parlerei di sofferenza delle corde vocali per sindrome da overload), al parlato; in entrambi i casi poco meditato, molto spontaneo e privo di orpelli esecutivi (quindi via sospiri intensi e lunghe pause tra una frase e l’altra). In tutto questo si legge la volontà di fare le cose in maniera schietta, senza mezzi termini, parole sussurrate o problemi di etichettamento. Certo, se proprio non possiamo farne a meno, bè, Wolfshade, pare pendere più dal lato doom (anche se mi piacerebbe a questo proposito usare una sorta di ossimoro, quale melodic black), ma non del tutto.
Voto: 7.5
Website: http://www.myspace.com/wolfshade7
Line-up: Kadhaas – tutti gli strumenti
Tracklist: 1. ἀποκατάστασις 2. Ex Nihilo 3. Bene Elohim 4. Au Tombeau Des Illusions 5. Threnodie Pour Un Astre Mourant 6. Le Refugie Des Passions§ 7. Incipit Vita Nova
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