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Recensione Kingdom of Sorrow - Behind The Blackest Tears
Scritto da Stefano   
Mercoledì 17 Novembre 2010 15:42

Kingdom Of Sorrow - Behind The Blackest Tears (Relapse - 2010)

kingdomofsorrow-behind.jpgI Kingdom of Sorrow mi avevano stupito subito per la compattezza del sound e le atmosfere plumbee che regalavano a piene mani, questo comporta che all'uscita del secondo disco non ho potuto far altro che alzare la mano e accollarmi la recensione.
Il binomio Jasta-Windstein non accenna a mollare di un millimetro il territorio conquistato con i denti, quella fusione tutto catrame di hardcore-sludge e qualche atmosfera da palude della Louisiana. L'iniziale Enlightened to Extinction a Salvation Denied l'artiglieria è sempre spianata e stiamo parlando di obici mica da ridere visto che il mid-tempo spacca-cervice è un dogma (anche se qualche accelerazione c'è: With Barely a Breath, Sleeping Beast). I principi dell'hardcore sono presenti con gli stacchi mosh e la voce di James Jasta (che spazia fra il tipico urlo hardcore ad episodi più puliti) fa il resto, mentre il barbuto chitarrista dei Crowbar/Down ci mette dalla sua una chitarra satura e pregna di quelle ritmiche che hanno fatto la fortuna del suo gruppo madre e non disdegna di metterci anche il suo raschiato screaming nelle composizioni (vedasi la title-track e altri episodi). I riflussi delle band principali emergono (i Crowbar di Lifesblood for the Downtrodden non sono influenza mascherata in brani come Envision The Divine) e questo più che essere un male è un segno di personalità spiccata dei mastermind e sincerità del prodotto.
Il primo album era buono, suonato e prodotto in maniera eccellente, ma è con questo Behind The Blackest Tears che i due trovano la quadratura del cerchio; le ritmiche serrate convincono sia quando sparano proiettili hardcore-izzati (la già citata Enlightened to Extinction o Along The Path Of Ruin, seppur stravolta da un solo quasi Down-iano), se azzeccano un riffing perfetto e un duetto avvincente (God's Law In The Devil's Land) o quando rallentano leggermente e permeano tutto di miasmi tossici (Monuments of Ash). Non stupitevi di trovare, a metà percorso, delle piccole gemme (From Heroes To Dust): brani incastonati su arpeggi freddi ed esplosione sonica (e il solo a tutto wah-wah è un toccasana), il tutto con Kirk Windstein sugli scudi con una linea vocale graffiata ma melodica.
Se qualcuno avesse deciso di accantonare colpevolmente il primo disco, faccia ammenda e verrà perdonato. Se decide, ciecamente, di perdersi anche questo mammuth metallico, che l'Inquisizione lo prenda.

voto: 8,5/10

website: www.myspace.com/kingdomofsorrow

Lineup:
Jamey Jasta - voce
Kirk Windstein - chitarra, voce
Steve Gibb - chitarra
Matthew Brunson - basso
Derek Kerswill - batteria

Tracklist:
1. Enlightened to Extinction
2. God's Law In The Devil's Land
3. Monument of Ash
4. Behind The Blackest Tear
5. Envision The Divide
6. From Heroes To Dust
7. Along The Path To Ruin
8. With Barely A Breath
9. The Death We Owe
10. Sleeping Beast
11. Torchlight Procession
12. Salvation Denied
***deluxe edition***
13. Soldier of Hell (Running Wild cover)
14. No Class (Motörhead cover)

Ultimo aggiornamento Lunedì 22 Novembre 2010 20:25