Howl - Full Of Hell (Relapse - 2010)

Possiamo dire che il 2010 è stato l'anno dello stoner-sludge? Sicuramente non saremmo lontani dalla verità, viste le numerosissime uscite susseguitesi nel corso dei mesi. Un genere totalmente sfigato (nel senso "non cool") come lo sludge è difficilmente al top delle classifiche Billboard o riviste varie, visto anche il genere proposto. Ma veniamo a noi, veniamo agli Howl ed al loro disco Full of Hell. Abbiamo assistito negli scorsi mesi alle uscite discografiche di "mostri" del genere come Mastodon e Baroness, ma questo gruppetto americano riesce nell'impresa di far sembrare l'ultimo disco dei Baroness musica per conciliare il sonno. Stracarico di frequenze bassissime, impastato e violento, con una mistura di armonie blues, accelerazioni e rallentamenti doom (con tanto di atmosfere che riportano alla mente certe cose del black metal!), Full Of Hell spinge sul lato rognoso dello sludge, più che quello psichedelico. Un disco per cui serve più di un rapido ascolto per poter essere apprezzato pienamente, ma che si fa subito piacere per la sua capacità di unire, in maniera sincera, stranianti momenti di delirio sonoro con delle malatissime ed ipnotiche melodie sottocutanee. Se non avete apprezzato la svolta più progressiva dei Mastodon e il Blue Record dei Baroness è troppo schizoide e "trippy", la sanguigna carica di psicotica violenza degli Howl è quello che cercavate.

VOTO: 8,5/10

website: www.myspace.com/howlheavymetal

Line up:
Vincent Hausman -Guitar, Vocals
Andrea Black - Guitar
Robert Icaza - Bass
Timmy St. Amour - Drums

Tracklist:
"Horns of Steel" – 3:26
"You Jackals Beware" – 5:35
"Gods in Broken Men" – 3:12
"Asherah" (Howl, Chris McClenning) – 1:07
"Jezebel" – 4:25
"Heavenless" – 5:33
"The Scorpion's Last Sting" – 5:51
"Parish of the Obscene" – 4:04
"The Day of Rest" – 10:17