Belphegor - Blood Magick Necromance (Nuclear Blast - 2011)

Peter Tägtgren dietro al mixer fa si che il suono sia un gioiello: compatto, pesantissimo ma con una dinamicità ed un "colore" eccezionali. I Belphegor, invece, cosa ci mettono? Helmuth e compagni si mettono d'impegno e, rispetto al discreto Bondage Goat Zombie, sfornano un disco che mischia un death metal bronzeo e opulento con la fiamma nera del black, macchiando il tutto con strutture quasi industrial (in certi passaggi) e non lasciandosi sfuggire l'opportunità di inserire accenni melodici.
Se l'ombra lunga dei Behemoth emerge prepotente nelle tonanti In Blood - Devour This Sanctity e Rise To Fall And Fall To Rise (o mediata e farcita di malevole accelerazioni in doppia bissate dai mid-tempo di Impaled Upon The Tongue of Satan), piacciono le chitarre a motosega che scivolano liquide dentro arpeggi malati e strutture melodiche quasi Dimmu Borgir-iane di Blood Magick Necromance. Il resto del disco scorre fra incursioni nella lingua di Goethe (Discipline Through Punishment e Possessed Burning Eyes 1997) ed orge di black metal di stampo svedese.
Un disco non innovativo (i rimandi sono troppi), con alcune buone idee e diverse ripetizioni, ma ben suonato e ottimamente prodotto.

Voto 7

website: www.belphegor.at

Line Up:
Helmuth - vocals, guitar
Morluch - guitar
Serpenth - bass