MARDUK - WORMWOOD (Regain Records - 2009)
Il tiro al piattello verso la corazzata Marduk è lo sport (inter)nazionale dal contestato Plague Angel in avanti. Ogni mossa di Morgan e soci è stata accolta con critiche e mugugni da buona parte del pubblico black metal, fanatico delle sonorità indiavolate e brutali di Panzer Division Marduk e, soprattutto, del vocalismo strappatonsille del compianto Legion (ex Marduk e Devian – con Emil Dragutinovic-, ora nei Witchery). Amen. E invece no, Morgan non gliene frega nulla delle critiche e prosegue il progetto iniziato con l'entrata in formazione dell'ex Funeral Mist Arioch e lo porta ulteriormente verso lidi più articolati e atmosferici. I momenti in cui il mid-tempo emergono sono più funzionali ad un vocalist come Mortuus, estremamente plasmabile e recitativo nel suo catarroso screaming (nonostante le critiche, uno screaming pregnante e malefico, spesso su livelli espressivi d'eccellenza), mentre gli assalti a baionetta innestata sono meno e, comunque, sempre giocati sul senso tensione/rilascio. Wormwood, sia chiaro, non è un capolavoro; quelli, i Marduk, li hanno già scritti. Parliamo di un lavoro onesto e coerente, spregiudicato e testardo nel proseguire su una strada che sta mietendo più vittime che consensi (almeno dal pubblico). Il livello medio delle composizioni è buono, con qualche assalto vecchia scuola qua e la (Into Utter Madness è Marduk ), ma la sensazione è che l’ombra lunga dei Funeral Mist abbia contagiato molto la visione musicale di Morgan. La lunga, reiterata ed atmosferica Funeral Dawn, così come To Redirect Perdition o il binomio Chorus of Cracking Neck/ As A Garment sono emblema di ciò. Se Phosphorous Redeemer o Nowhere, No-One, Nothing sono senza infamia e senza lode, Whorecrown è veloce e ferale. Prodotto in maniera eccellente (i passaggi di batteria sono tonanti e il basso di Devo pulsa e non poche volte è la sezione ritmica ad emergere) e distribuito dalla potente Regain Records, Wormwood è pronto per scatenare nuove polemiche. Per quanto mi riguarda, sono promossi. Liberi o meno di crederci, meglio l'evoluzione che la nauseabonda stagnazione.
VOTO: 7,5/10
website: www.marduk.nu
Lineup: Daniel "Mortuus" Rosten - voce Morgan "Evil" Steinmeyer Håkansson - chitarra Magnus "Devo" Andersson - basso, registrazione e produzione Lars Broddesson - batteria
Tracklist: Nowhere, No-One, Nothing Funeral Dawn This Fleshly Void Unclosing The Curse Into Utter Madness Phosphorous Redeemer To Redirect Perdition Whorecrown Chorus Of Cracking Necks As A Garment
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