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Recensione Acid Bath - Pagan Terrorism Tactics
Scritto da Stefano   
Giovedì 12 Agosto 2010 10:11

Acid Bath - Pagan Terrorism Tactics (Firebox Records 1996)

 

AcidBath-PaganTerrorismTactics

Questo album dei seminali Acid Bath contiene schizofrenia a piene mani ma condita con delle melodie e delle intuizioni musicali molto al di sopra della scena metal in cui risiedevano. L'accento melodico di moltissime canzoni del disco ne sono la riprova, come la voce di Dax Riggs (che passa dallo screaming al cantato pulito con facilità) è un vero toccasana della composizione. Il genere dei Nostri è alquanto difficile da catalogare immettendosi in quella scena di New Orleans tutta commistioni, perciò vediamo all'interno alcune avvisaglie death, lo sludge e lo stoner e una dose di hard'n'roll che crea un sound unico e inconfondibile. Questo "Paegan Terrorism Tactics" contiene tracce di spessore assoluto come "Paegan Love Song" (che alterna melodie catchy a accelerazioni più metal, fino a mettersi adagiata sullo stoner), l'insieme stoner-metal esce potente anche in "Bleed Me An Ocean" (con linee melodiche di Dax Riggs perfette) per poi giungere a "Graveflower", unione di melodie delicate, testi malatissimi e quel già accennato gusto per una composizione dotata di gusto, melodia, groove e parti corrosive di stampo metal. Lo sludge si inerpica più aspro in "Diab Soule", con un ottimo riff made in casa Sabbath (e Riggs ci fornisce, in certi punti, una prova in clean molto simile a John Garcia dei Kyuss!), mentre il metal estremo esce corrosivo da "Locust Spawning" (sulla stessa scia si pone anche "13 Fingers").
I testi sono parte fondamentale dell'universo ACID BATH, tutti incentrati sulla morte, violenza, paura, amore etc (sentitevi "Old Skin" che apre per una delicata "New Death Sensation").
La "gioviale" "Venus Blue" è un attimo di relax all'interno di un disco se no cupo... nonostante che non dispensi allegria a piene mani, la canzone con il suo incedere diritto ma malinconico riesce a far respirare.
Il finale è un crescendo drammatico, pur mantenendo praticamente lo stesso andamento, e "Dead Girl" possiede drammaticità (data dalla voce di Dax Riggs), poesia e quel senso di macabro che percorre tutto il disco... il tutto in una pacata cornice fornita da voce e chitarra acustica. Decisamente un finale di grandissimo livello.

GIUDIZIO:
Gli Acid Bath sono morti restando una band seminale e di culto e la loro fine prematura li ha trasportati nei piccoli gioielli della New Orleans metallara. Il disco, insieme a "When The Kite Strings Pop", è qualcosa da avere nella propria discografia, saprà ricompensarvi con perle che non annoiano neanche dopo diversi ascolti. Nota di merito per la cover art.

8/10

Web: www.acid-bath.com

Lineup:
Dax Riggs - Vocals
Mike Sanchez - Guitar
Sammy Pierre Duet - Guitar, Backing Vocals
Audie Pitre - Bass, Backing Vocals
Jimmy Kyle - Drums

Tracklist:
1. Paegan Love Song
2. Bleed Me An Ocean
3. Graveflower
4. Diäb Soulé
5. Locust Spawning
6. Old Skin
7. New Death Sensation
8. Venus Blue
9. 13 Fingers
10. New Corpse
11. Dead Girl