Recensione Marduk - Warschau |
Scritto da Stefano |
Venerdì 29 Aprile 2011 15:16 |
MARDUK – WARSCHAU (Regain Records - 2006)
Warschau: il grido risuona ferale, come i bombardamenti sulla capitale polacca e le degradazioni successive. Warschau fotografa una band in evoluzione (ed impegnata a presentare l’ultimo Plague Angel), proprio perché è la testimonianza on-stage della compagine svedese: per un nuovo singer che entra stabilmente, ecco il drummer (il veloce e potente Emil Dragutinovic) che uscirà di scena sbattendo la porta. I live album sono, di per sé, molto difficili da giudicare, vogliasi per la prestazione sporca, ruvida e brutale, vuoi per errori e versioni “aggiornate” di vecchi classici, e il presente album non è da meno. I Marduk sono coesi e sparano riffing taglienti e dal classico appeal veloce, rilasciando la tensione unicamente con due mid-tempo (Seven Angels, Seven Trumphet e Bleached Bones). Mortuus è a proprio agio con le velocità dei vecchi brani, non indugiando nei suoi classici effetti vocali che spesso hanno fatto sollevare un sopracciglio ai fan degli screaming di Legion. La band non ha remore e pesca in tutto il repertorio (con l’esclusione di Heaven Shall Burn…When We Gathered), dal primo Dark Endless, ben rappresentato da The Black…, ai recenti World Funeral (ultimo disco con Legion) e Plague Angel. La palma per il “tripudio generale” va, logicamente, alle velocità ed all’odio scaturito da Panzer Division Marduk, ancora oggi visto come metro di paragone per la produzione su disco degli svedesi. VOTO: 8/10 website: www.marduk.nu Lineup: Tracklist:
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Ultimo aggiornamento Mercoledì 04 Maggio 2011 19:29 |