Recensione Hammerfall - Infected |
Scritto da Somberlain |
Venerdì 06 Maggio 2011 12:26 |
HAMMERFALL – INFECTED (Nuclear Blast – 2011) Disco interessante, il nuovo degli Hammerfall. Già, perché il quintetto svedese ci ha sempre abituato ad uno stile preciso e pressoché immobile col passare del tempo. Invece, questa volta, il gruppo ha voluto aggiungere al proprio sound tipico degli elementi diversi, che probabilmente lasceranno di sasso alcuni fans della prima ora, ma non spaventatevi: pur con tutte le innovazioni del caso, gli Hammerfall sono sempre gli Hammerfall. Patient Zero, l’opener, è per ovvi motivi di scaletta il brano in cui si coglie maggiormente il nuovo corso intrapreso dagli svedesi: un’intro veramente insolita, a cui fa seguito un brano decisamente più ottantiano e cadenzato rispetto gli standard di qualche anno fa. Lo stesso feeling lo possiamo sentire in altre canzoni, come per esempio I Refuse. Ma, a riportare le coordinate sui vecchi binari ci pensano le varie Bang Your Head, One More Time (il singolo) e la veloce e classica Dia De Los Muertos. In generale, tutto l’album spazia dal sound più tipico degli Hammerfall ad inserti ottantiani, il tutto suonato e prodotto alla perfezione. Ciliegina sulla torta, infine, la presenza della solita cover di gruppi delle passate decadi, quasi sconosciuti ma spesso meritevoli di attenzione (e in passato i nostri hanno coverizzato, fra gli altri, i Warlord con Child Of The Damned e gli Stormwitch con Ravenlord). Questa volta gli Hammerfall offrono un omaggio ai leggendari (perlomeno in Ungheria, da dove provengono) Pokolgép, con Send Me A Sign, che altro non è che una reinterpretazione (con testo in inglese, però) della loro ballad classica Hol Van a Szó. Voto: 7,5/10 website: www.hammerfall.net Tracklist: |