Recensione Celtachor - In The Halls Of Our Ancient Fathers |
Scritto da BloodyMarha
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Mercoledì 17 Agosto 2011 12:47 |
Celtachor - In The Halls Of our Ancient Fathers (2010 - autoprodotto)
Gli irlandesi Celtachor, nascono artisticamente nel 2007, con l’intento di farsi portavoce attraverso la loro musica, dei miti e delle leggende di cui la loro patria è piena. Musicalmente la band fonde elementi folk-celtici ad una base black metal. Andiamo ad analizzare nello specifico “In The Halls Of Our Ancient Fathers” – secondo demo, composto da ben sei tracce. L’apertura è affidata alla strumentale “Nemed’s Wake”, dal gusto esoterico vagamente ambient. La strada è così aperta a “Rise of Lugh” (probabilmente uno dei migliori brani), che si pone come un mix di rozzo black (qualche spolverata di death e thrash) e sprazzi di elementi folkloristici. Stesso modus operandi per “In The Halls of Nuada”, la quale però lascia più aperta la porta dell’onda dura. Come una cavalcata dal sapore vagamente heavy metal arriva “A Warning ToBalor”. Fondamentalmente l’album si sussegue seguendo questo schema, lesinando sugli elementi celtici e dando spazio a strutture non troppo originali. Certo la produzione grezza (la definirei punkeggiante) non aiuta a colmare le lacune che inevitabilmente si formano nell’ascolto di “Hall’s…”. L’idea è buona, ma avrebbe bisogno di essere rifinita e progettata in maniera più ampia ed accurata. Tuttavia non un disco da bocciare, piuttosto consigliato solo agli amanti del genere.
Voto: 6,5
Website: http://www.myspace.com/celtachor
Line-up:
Steven Roche – voce, flauto a fischietto David Quinn - chitarre Emile Quigley - basso Anaïs Chareyre - batteria
Tracklist:
1. Nemed's Wake 2. Rise of Lugh 3. In the Halls of Nuada 4. A Warning to Balor 5. Riders of the Fomor 6. The Sons of Tuireann and the Blood Fine 7. The Wavesweeper
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