The Forest Whispers My Name
Black candles dance to an overture but I am drawn past their flickering lure to the breathing forest that surrounds the room where the vigilant trees push out of the womb
I sip the blood-red wine my thoughts weigh heavy with the burden of time from knowledge drunk from the fountain of life from Chaos born out of love and the scythe the forest beckons with her nocturnal call to pull me close amid the baying of wolves where the bindings of christ are down-trodden with scorn in the dark, odoriferous earth
We embrace like two lovers at death a monument to the trapping of breath as restriction is bled from the veins of my neck to drop roses on my marbled breast I lust for the wind and the flurry of leaves and the perfume of flesh on the murderous breeze to learn from the dark and the voices between
This is my will...
The forest whispers my name...again and again
I walk the path to the land of the Dark Immortals Where the hungry ones will carry my soul as the wild hunt careers through the boughs
Come to me, my Pale Enchantress In the moon of the woods we kiss
Artemis be near me in the arms of the ancient oak where daylight hangs by a lunar noose and the horned, hidden one is re-invoked
The principle of Evil evolution has been recalled Beneath the spread of a Magickal Aeon I stand enthralled ...In the whispering forest
"Pale, beyond porch and portal, crowned with leaves, she stands, who gathers all things mortal, with cold immortal hands, her languid lips are sweeter, than love's who fears to greet her, to men that mix and meet her, from many times and lands."
The Black Goddess Rises
Thee I Invoke, bornless one All woman, pure predator Wherein conspiracy and impulse dwell Like a seething fall from grace
Thou art pale hecate Rising from thessaly
You're in my dreams The Darkness in my heart The rapture in their screams
Black Goddess Rise...
To Eve the Art of Witchcraft
Crawl in awful stealth to me Forever a voyeur I've been Nocturnal Goddess of the Moon So she comes, unseen
Thus (Uzza and Azel) speak
The burning seed, is thrust in Eve And yearning keeps me, captive of desire
Make me as a flower that grows Forever in your throne That I might pollinate the world With darkness as your own Embrace me in spellbinding eyes The fire of life that never dies Tear deeper through my paper wounds And never leave inside
Love shall consume and bathe the Lady Whom I worship and ride thereon She will greet me as a serpent In her dark, secret Eden And I will always want For her witchcraft is Desire... (Desire...) My soul is poisoned from within...
I crawl with languid guilt to thee Forever flushed in sin Lamia, latria I give My soul is poisoned from within
Wisdom breeds, fecundity And her cunt she feeds, to fulfill her desire
To Eve I cum...
Sevenfold my passion wrought To ransack Eden, and to taste the whore I cling beyond her sabled court She is a gateway, to that darkness lost
(Now dream...)
I am the gentle stream That trickles through the summer glades Of ever green peace Therefore we will drink my sleep and dream I am the bleeding sky, The snatching wind of war Blowing through the savage garden My crown is fire, the erotic sinews of lust Like strings to be pulled, and cut I will make my puppets dance The men will bow down before me To take my flesh as lucid thoughts Of dark, unbridled lust I am all these things and more Thus I await you, nemesis of restraint The code of life, and the bride of evil itself
Oh, the fevered need for Her When greed and lust are sharpened in that one desire The all-consuming fire Reveal to me your mysteries, Witch The tree is plundered but I have the seed To be sown in thee
"Mon sortilège a ètè le pouvoir que doivent Avoir les ames fortes sur les espirits faibles"
A Dream of Wolves in the Snow
May dreams be brought that I might reach... the gentle strains of midnight speech and frozen stars that gild the forest floor
Through the swirling snow Volkh's children come to run with me, to hunt as one to snatch the lambs of christ from where they fall..
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La Foresta Sussurra Il Mio Nome
Candele nere danzano ad un preludio Ma io sono un passato strappato il loro logoro tremolio Al respiro della foresta che circonda la stanza Dove gli alberi vigilanti si spingono fuori dal ventre
Sorseggio il vino rosso sangue I miei pensieri pesano gravosi con il fardello del tempo Dalla conoscenza ubriaca alla fontana della vita Dal caos avvalorato d’amore e la falce La foresta fa cenni, con la sua oscurità chiama Per tirarmi vicino tra i latrati dei lupi Dove i legami di Cristo sono calpestati con Disprezzo Nel fetido, la fragrante terra
Noi abbracciamo come due che si amano da morire Un monumento alla cattura del respiro Come le restrizione ha sanguinato dalle vene del mio collo Per lasciar cadere rose sul mio seno marmorizzato Bramo per il vento e l’agitazione delle partenze E il profumo delle carne sulla brezza criminale Per imparare dalle tenebre e le voci in mezzo
Questa è la mia volontà
La foresta sussurra il mio nome…ancora e ancora
Percorro il sentiero Dalla terra delle Immortali Tenebre Dove la fame sola trasporterà la mia anima Come la carriera della caccia selvaggia attraverso i rami
Vieni da me, mia Pallida Incantatrice Nella luna dei boschi ci baciamo
Artemide si trova vicino a me Nelle braccia dell’antica quercia Dove la luce del giorno resta appesa a un cappio lunare E il cornuto, nascosto è re-invocato
Il principio del Male L’evoluzione è stata richiamata Sotto l’estensione della Magica Intelligenza Mi fermo ammaliato …nella foresta sussurrante
“Pallida, oltre il portico e il portale. Incoronata con partenze, lei ferma, chi raduna tutte le cose mortali con fredde mani immortali le sue languide labbra sono più dolci dell’amore che teme di accoglierla dall’uomo che la mescola e la incontra dai molti tempi e terre.”
La Dea Nera Sorge
Te invoco, colui che è senza nascita Ogni donna, un puro predatore Nel quale dimorano cospirazione e impulso Come una furiosa caduta dalla grazia
Sei pallida Ecate Sali dalla Tessaglia
Sei nei miei sogni L’Oscurità nel mio cuore L’estasi nelle loro grida La Dea Nera Sorge…
Ad Eva l’arte della stregoneria
Strisci in una tremenda furtività verso me Sono sempre stato un voyeur Dea Notturna della Luna Dunque lei arriva, inosservata
Così (Uzza e Azel) parlano
Il seme bruciante, è la spinta in Eva E la brama mi trattiene, prigioniero del desiderio
Fammi diventare come un fiore che cresce Per sempre nel tuo trono Così potrei impollinare il mondo Con l’oscurità come tua propria Abbracciami dentro occhi affascinanti Il fuoco della vita che non muore mai Lacerami più in profondità attraverso le mie ferite di carta E non lasciarmi mai dentro
L’amore consumerà laverà la Signora Che io venero e cavalco Lei mi saluterà come un serpente Nel suo oscuro, segreto Eden E io vorrò sempre Per lei la stregoneria è Desiderio…(Desiderio…) La mia anima è avvelenata dall’interno…
Striscio con languida colpa per te Per sempre eccitato dal peccato Lamia, ti do adorazione La mia anima è avvelenata dall’interno
Le razze della saggezza, fecondità E la sua figa sfama, per adempiere il suo desiderio
Per Eva vengo (raggiungere l’orgasmo)…
Composta da sette parti la mia passione lavorata Per saccheggiare l’Eden, e gustare la puttana Mi stringo oltre la sua corte impellicciata Lei è una vita d’accesso, per quel oscurità perduta
(Ora sogno…)
Io sono il dolce flusso Che gocciola tra le radure estive Della sempre verde pace Quindi berremo il mio sogno e il mio sogno Io sono il cielo sanguinante Il vento della guerra che rapisce Soffio dentro il giardino selvaggio La mia corona è fuoco, i tendini erotici della lussuria Come corde per essere tirate, e tagliate Farò danzare i miei burattini Gli uomini si inginocchieranno davanti a me Per rendere la mia carne come lucidi pensieri Di buia, scatenata lussuria Io sono tutte quelle cose e molto più Così io ti aspetto, nemesi dell’autocontrollo Il codice della vita, e la sposa del male stesso
Oh, il febbrile bisogno di Lei Quando avidità e lussuria sono affilate in quel unico desiderio Il fuoco che tutto consuma Rivelami i tuoi misteri, Strega L’albero è razziato ma io ho il seme Per essere disseminato dentro te
“Il mio sortilegio è stato il potere che devono
Avere gli animi forti sugli spiriti deboli”
Un sogno di lupi nella neve
Possano i sogni essere attirati che io li possa raggiungere I delicati sforzi del discorso della mezzanotte E stelle ghiacciate che dorano il pavimento della foresta
Tra il vortice della neve Vengono i figli di Volkh Per correre con me, per cacciare per uno Per afferrare gli agnelli di cristo Da dove cadono…
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