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Testo Cradle Of Filth - Lord Abortion
Scritto da Neni   
Lunedì 11 Ottobre 2010 11:39
cradleoffilth-midianCradle Of Filth - Lord Abortion
( Midian )

Lord Abortion


I was born with a birthmark of cinders
Debris cast from the stars and Mother
A ring of bright slaughter, I spat in the waters
Of life that ran slick from the stabwounds in Her

Dub Me Lord Abortion, the living dead
The bonesaw on the backseat
On this bitter night of giving head
A sharp rear entry, an exit in red
Lump in the throat, on my come choke
The killing joke worn thin with breath

I grew up on the sluts bastard Father beat blue
Keepsake cunts cut full out easing puberty through

Aah! Nostalgia grows
Now times nine or ten
Within this vice den called a soul
Dying resurrection
I dig deep to come again
The spasm of orgasm on a roll...

I live the slow serrated rape
The bucks fizz of amyl nitrate
Victims force fed thair own face
Tear stains upon the drape
I should compare them
To a warm Summer's day
But to the letter, it is better
To lichen their names to a grave

Counting My years on an abacus strung
With labial rings and heartstrings undone

Dub Me Lord Abortion, the living dead
The bonesaw on the backseat
On this bitter night of giving head
A sharp rear entry, an exit in red
Lump in the throat, on My come choke
The killing joke worn thin with breath

Horrorscopes My diorama
A twelve part (so far) psychodrama
Another chained I mean to harm Her
Inside as well as out
A perverts gasp inside the mask
I'm hard, blow My house of cards
All turn up Death, Her bleeding starts
In brute vermillion parts...

Now I slither through the hairline cracks
In sanity, best watch your back

Possessed with levering Hell's gates wide
Liberating knives to cut Humanity slack

My ambition is to slay anon
A sinner in the hands of a dirty God
Who lets Me prey, a Gilles De Rais
Of light where faith leads truth astray

I slit guts guts and free the moistest facces
Corrupt the corpse and seize the choicest pieces
Her alabaster limbs that dim the lit carnal grin
Vaginal skin to later taste and masturbate within

"My heart was a wardrum beat
By jugular cults in eerie jungle vaults
When number thirteen fell in My lap
Lips and skin like sin, a Venus Mantrap
My appetite whetted, storm crows wheeled
At the blurred edges or reason 'til I was fulfilled
Whors d'oeuvres eaten, I tucked Her into
A grave coffin fit for the Queen of Spades
She went out like the light in My mind
Her face an avalanche of pearl, of ruby wine...
Much was a flux, but the mouth once good for fucks
Came from retirement to prove She had not lost Her touch
I kissed Her viciously, maliciously, religiously
But when has ONE been able TO best seperate the THREE?
I know I'm sick as Dahmer did, but this is what I do
Aah, aah, ahh, I'll let you sleep when I am through..."

The suspect shadow sher they least
Expect My burning grasp to reach

The stranglehold, the opened arms
Seeking sweet meat with no holes barred

Rainbows that My razors wrung
Midst Her screams and seams undone
Sung at the top of punctured lungs
I bite My spiteful tongue
Lest curses spat from primal lairs
Freeze romance where Angels, bare
Are lost to love, bloodloss, despair
I weep, they merely stare...
And stare, and stare, and stare, and star

Signore Dell'Aborto

 

sono nato con "una voglia di cenere"
detriti lanciati dalle stelle, e dalla Madre
l'anello di un brillante massacro, ho sputato nell'acqua
della vita che corre via dopo averle inferto ferite e pugnalate

chiamami Dio dell'Aborto, il morto vivente
la sega da ossa sui sedili posteriori
in queste amare notti in cui diamo alla ragione
una nitida entrata posteriore, un'uscita in rosso
un grumo in gola, mi soffoca
il gioco di uccidere logora il mio respiro

sono cresciuto con le prostitute il padre bastardo colpisce tristemente

il contare un dono conservato con amore taglia fuori dalla disinvoltura durante la pubertà
Aah!la nostalgia sale
Ora sono le ore nove o dieci
Il rifugio interno di questo vizio è chiamato anima
Morente resurrezione
Ho scavato a fondo per venire ancora
Lo spasmo dell'orgasmo in istante.

Vivo il lento e prossimo stupro
La lama frizza di nitrato d'alluminio
La forza delle vittime nutre le loro stesse facce
La lacrima macchia il drappo
Potrei paragonare i loro nomi
A un bollente giorno d'estate
Ma nella lettera, è meglio
Paragonarli al muschio su una tomba

Contando i miei anni su un abaco legato
Con i cerchi delle labbra e i lacci del cuore slegati

chiamami Dio dell'Aborto, il morto vivente
la sega da ossa sui sedili posteriori
in queste amare notti in cui diamo alla ragione
una nitida entrata posteriore, un'uscita in rosso
un grumo in gola, mi soffoca
il gioco di uccidere logora il mio respiro

prevede la tragedia del mio diorama
una dodicesima parte (così lontana) di un dramma psicologico
ancora incatenata, penso per farle del male
dentro come fuori
un perverso ansimare all'interno della maschera
sono forte, soffia via la mia casa di carte
a tutti capita di morire, i suoi sanguinanti sussulti
in istintive parti color vermiglio

ora scivolo nelle fessure dell'attaccatura dei capelli
in vero, meglio guardarsi le spalle

posseduto dalle porte spalancate dell'inferno
liberando i coltelli per colpire il marciume dell'umanità

la mia ambizione è uccidere un anonimo
un peccatore nelle braccia di uno sporco dio
chi mi lascia pregare,un Gilles De rais
della luce dove la fede conduce la verità allo smarrimento

squarcio fegati e libero le umidissime facce
corrompo i cadaveri e afferro i pezzi più scelti
i suoi arti color alabastro che oscurano l'acceso ghigno carnale
la pelle vaginale assaggiata troppo tardi e masturbata all'interno

"il mio cuore era un tamburo di guerra che batte
dalla giugulare per i culti nelle misteriose cripte della giungla
quando il numero tredici è caduto nel mio grembo
labbra e pelle come peccati,una Venere Mantrap
il mio affilato appetito, uno stormo di corvi che si spingono
verso i confusi confini della ragione finché non ne è piena
mangiate whors d'oeuvres, l'ho infilata nella
tomba in una bara fatta per la Regina di Spade
Lei è venuta fuori come la luce nella mia mente
La sua faccia come una valanga di gocce, di rosso vino.
Era molto il flusso, ma la bocca una volta ottima per scopare
Ritorna dopo la messa a riposo per provare che Lei non ha perso il suo tocco
L'ho baciata in modo immorale,malevolo, religioso
Ma quando UNO è stato capace di separare meglio i TRE?
So di essere malato come lo era Dahmer, ma questo è quello che faccio
Aah,aah, aah, ti lascerò dormire quando sarò tra."

L'ombra del sospetto s'insinua poco tra loro
Aspetta la mia bruciante presa per raggiungerli

La stretta mortale, le braccia aperte
Cercando dolce carne senza buchi sbarrati

Arcobaleni che i miei Rasoi contorcono
Mentre lei urla e sembra morta
Un canto da profondo dei polmoni feriti
Mordo la mia lingua piena di astio
Per paura delle maledizioni sputate dai covi primitivi
Un gelato romanzo dove gli Angeli sono nudi,
persi nell'amore,senza sangue, disperati
io piango, loro semplicemente fissano.
e fissano, e fissano, e fissano, e fissano