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Testo Cradle Of Filth - Born In A Burial Gown
Scritto da Neni   
Lunedì 11 Ottobre 2010 11:41
cradle_bittersuitestosuccubiCradle Of Filth - Born In A Burial Gown
( Bitter Suites To Succubi)

Born in a burial gown

Unloosed, the chain of Her god-given cross
Seduced, now pagan ribbons swathe Her repose
In a carnival of souls sold and similarly lost

Too many decades misfit and mislaid
In innocence, a tender legend of prey
Parades Her second coming, now they're running afraid

Spawned scorned, abhorred by the aerial
She was the light of the world going down
War-torn, forlorn and malarial
She was found
Born in a burial gown

Now She moves with a predator's guile
Beyond the firelit circle of life
She soothes your cold heart for a while
Then matches its beat, synching in with a knife
She wrestles Her dreams with a delicate case
Espied by Her cross on the wall
And should She awake, through embrace or mistake
She would take Jesus
Bless foot forward and all...

Sibiliant and at last
The circus crawled away
With another lover in its arms
Dancing on Her grave...

Nata Con La Veste Funebre

Sibilante e Macabra
Vagava durante la notte di Valpurga
Con i cieli illuminati dalle cinque luci delle stelle
Un lavoro artistico per superare il peccato
Mentre lei adornava il balcone della finestra
Un’orfana ninfa zingara
Questa questione dell’alveo della foresta
La pelle arrossata dal sorseggiare assenzio-
I suoi occhi vengono svelati, come il picco di Brocken
Che una volta tentava di nascondere l’inferno
Una bianca come la neve, linea di divini mostri
In rivolta, dove si sentono di farlo…

Il circo vacilla, un anello di promesse c’illude
Per sette giorni e sette notti di festa
Ciò che i malvagi sperano, giace entro i confini
Del rifugio della pantera

Lei ci osserva dal palo ornato di nastri e fiori intorno al quale i giovani solevano danzare nelle feste di calendimaggio,sullo squarcio ch’è sulla sua lingua
Giace lo spirito senza riposo del natale a venire
Una Gretel assolutamente più ossessionata dal succhiarsi il pollice
Dell’ omino di pan di zenzero

Nata per essere disprezzata, detestata da ciò ch’è etereo
Lei era la luce del giorno che finisce
Pianto di guerra, abbandonata e malarica
Fu trovata
Nata con la veste funebre

Non dispersa, la catena del suo dio che dona di croci
Sedotta, ora i brandelli pagani disturbano il suo riposo
In un carnevale di anime vendute e similmente perdute

Troppi decenni passata tra spostati e smarriti
Nell’innocenza, una tenera leggenda di preghiere
Marciate in onore della sua seconda venuta, ora loro scappano spaventati

Nata per essere disprezzata, detestata da ciò ch’è etereo
Lei era la luce del giorno che finisce
Pianto di guerra, abbandonata e malarica
Fu trovata
Nata con la veste funebre

Ora lei si muove con l’astuzia di un predatore
Dietro il cerchio della vita illuminato dal fuoco
Lei placa il suo gelido cuore per un istante
Poi s’accoppia al suo cuore nel battito, sincronizzandosi con un coltello
Combatte i suoi sogni in modo delicato
Scorse la sua croce sulla partete
E si sarebbe svegliata con degli abbracci o degli errori
Avrebbe accettato Gesù
E benedetto i piedi avanti e ancora…

Sibilante in ultimo
Il circo striscia via
Con un altro amante tra le sue mani
Danzando sulla sua tomba…