Born in a burial gown
Unloosed, the chain of Her god-given cross Seduced, now pagan ribbons swathe Her repose In a carnival of souls sold and similarly lost Too many decades misfit and mislaid In innocence, a tender legend of prey Parades Her second coming, now they're running afraid Spawned scorned, abhorred by the aerial She was the light of the world going down War-torn, forlorn and malarial She was found Born in a burial gown Now She moves with a predator's guile Beyond the firelit circle of life She soothes your cold heart for a while Then matches its beat, synching in with a knife She wrestles Her dreams with a delicate case Espied by Her cross on the wall And should She awake, through embrace or mistake She would take Jesus Bless foot forward and all... Sibiliant and at last The circus crawled away With another lover in its arms Dancing on Her grave...
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Nata Con La Veste Funebre
Sibilante e Macabra Vagava durante la notte di Valpurga Con i cieli illuminati dalle cinque luci delle stelle Un lavoro artistico per superare il peccato Mentre lei adornava il balcone della finestra Un’orfana ninfa zingara Questa questione dell’alveo della foresta La pelle arrossata dal sorseggiare assenzio- I suoi occhi vengono svelati, come il picco di Brocken Che una volta tentava di nascondere l’inferno Una bianca come la neve, linea di divini mostri In rivolta, dove si sentono di farlo… Il circo vacilla, un anello di promesse c’illude Per sette giorni e sette notti di festa Ciò che i malvagi sperano, giace entro i confini Del rifugio della pantera Lei ci osserva dal palo ornato di nastri e fiori intorno al quale i giovani solevano danzare nelle feste di calendimaggio,sullo squarcio ch’è sulla sua lingua Giace lo spirito senza riposo del natale a venire Una Gretel assolutamente più ossessionata dal succhiarsi il pollice Dell’ omino di pan di zenzero Nata per essere disprezzata, detestata da ciò ch’è etereo Lei era la luce del giorno che finisce Pianto di guerra, abbandonata e malarica Fu trovata Nata con la veste funebre Non dispersa, la catena del suo dio che dona di croci Sedotta, ora i brandelli pagani disturbano il suo riposo In un carnevale di anime vendute e similmente perdute Troppi decenni passata tra spostati e smarriti Nell’innocenza, una tenera leggenda di preghiere Marciate in onore della sua seconda venuta, ora loro scappano spaventati Nata per essere disprezzata, detestata da ciò ch’è etereo Lei era la luce del giorno che finisce Pianto di guerra, abbandonata e malarica Fu trovata Nata con la veste funebre Ora lei si muove con l’astuzia di un predatore Dietro il cerchio della vita illuminato dal fuoco Lei placa il suo gelido cuore per un istante Poi s’accoppia al suo cuore nel battito, sincronizzandosi con un coltello Combatte i suoi sogni in modo delicato Scorse la sua croce sulla partete E si sarebbe svegliata con degli abbracci o degli errori Avrebbe accettato Gesù E benedetto i piedi avanti e ancora… Sibilante in ultimo Il circo striscia via Con un altro amante tra le sue mani Danzando sulla sua tomba… |